Il Circuito delle Case Museo di Milano: un tesoro da scoprire

Circuito Case Museo

Avete mai sentito parlare del Circuito delle Case Museo di Milano? In questo articolo vi spiegherò meglio di cosa si tratta e vi fornirò informazioni utili e funzionali se, dopo averlo scoperto, vi verrà voglia di organizzare la vostra visita.

Iniziamo subito.

Case Museo di Milano è un circuito museale che dal 2 ottobre 2008 raggruppa quattro edifici storici milanesi: rispettivamente Villa Necchi Campiglio, Museo Bagatti Valsecchi, Museo Poldi Pezzoli e Casa Boschi di Stefano.

Le quattro case museo – tutte localizzate nel centro di Milano – sono accomunate dalla generosità dei loro fondatori, i quali hanno messo a disposizione della collettività le loro abitazioni e le collezioni d’arte in esse contenute. Visitarle vi permetterà quindi di conoscere le storie e le vicende personali di ciascuno di loro oltre ovviamente a scoprire dei luoghi di grande fascino e dal valore inestimabile.

Addentriamoci ora di Casa in Casa e passeggiamo – seppur virtualmente – alla scoperta di una Milano inedita ma preziosa, attraverso una zona affascinante che ci permetterà di conoscere la città in un modo nuovo. Per incontrarla davvero e forse, perché no, per amarla ancora di più.

Casa Museo Boschi di Stefano

Si tratta di una dimora storica situata al secondo piano di uno sfarzoso edificio di via Giorgio Jan, al civico numero 15.

Lo stabile fu edificato tra il 1929 ed il 1931 sotto la supervisione dell’architetto Piero Portaluppi – già progettista della famosa Casa Atellani di cui vi ho raccontato in uno dei miei ultimi articoli – e dell’impresa Di Stefano e Radici. Impresa appartenente a Francesco Di Stefano, ovvero il padre della destinataria dell’alloggio, Marieda Di Stefano. Quest’ultima, sposatasi con Antonio Boschi nel 1927, visse proprio qui, al secondo piano di questo elegante ed eccentrico palazzo, tutta la sua vita.

A non passare certamente inosservate, le tantissime opere d’arte esposte nella Casa. Tutte rigorosamente acquistate dai coniugi Boschi di Stefano. Era il loro modo per dare una mano ai giovani artisti squattrinati. Significante, a tal proposito, la testimonianza di Alessandro Mendini, nipote di Marieda, il quale – vivendo al piano inferiore – ricordava con divertimento ed affetto il loro continuo picchiettare sui muri: «Ogni sera sentivo il loro martello che batteva alle pareti per piantare i chiodi che servivano a fissare nuovi quadri o a spostarli». Una vera ossessione la loro, si potrebbe asserire. Vi erano così tante opere che negli anni le pareti sembravano non bastare più. Così tante da poterci fare un museo. E così è stato, in effetti.

Molto affascinante anche la scuola di ceramica situata al piano terra. La scuola – ancora oggi esistente – rappresenta a tutti gli effetti il sogno di Marieda realizzatosi e concretizzatosi nel 1962.

Se siete curiosi di conoscere più da vicino la storia dei coniugi Boschi Di Stefano – così come dei personaggi abitanti le altre Case Museo di cui vi parlerò nei prossimi paragrafi – vi suggerisco di dedicare qualche minuto del vostro tempo alla lettura del progetto intitolato Storie Milanesi, nella sezione a loro dedicata e, perché no, di emozionarvi come è successo alla sottoscritta.

Ma veniamo ora alle informazioni di ordine pratico. Per dovere di cronaca, vi dico che l’ingresso al Museo è gratuito, nonostante faccia parte del Circuito Case Museo. La fermata della metropolitana più vicina è Lima. Il Museo è visitabile ogni giorno, eccetto il lunedì, dalle ore 10.00 alle ore 18.00.

Circuito Case Museo Milano

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Villa Necchi Campiglio

Non si nasce Milanesi, si decide di diventarlo. E così è stato per Angelo Campiglio e Gigina Necchi. Un decisione maturata una sera d’inverno, appena usciti dalla Scala, immersi nella nebbia e di ritorno verso casa, a Pavia.

Non si nasce Milanesi, si decide di diventarlo. E quando si decide, ci vuole una casa da abitare.

Fu quasi inevitabile, come per ogni famiglia milanese rispettabile dell’epoca, affidare l’incarico del progetto della loro futura abitazione a Piero Portaluppi, il quale, proprio in quegli anni, era solito lasciare senza sosta segni indelebili nella città e nel gusto dei suoi abitanti. Fu una sfida per il Portaluppi, una sfida bella e poetica. E così nacque, nel 1935, l’attuale Villa Necchi Campiglio: una lussuosa dimora immersa in un ampio giardino con piscina privata – la prima piscina privata costruita in città – e campo da tennis. Dimora abitata rispettivamente dai coniugi Gigina Necchi ed Angelo Campiglio, detto Nene, e dalla sorella di lei, Nedda Necchi, presenza mai ingombrante, ma compagna fedele con cui viaggiare, chiacchierare e fare acquisti.

Visitandola, constaterete voi stessi come la disposizione degli spazi interni risponda alla divisione tradizionale delle dimore nobiliari: area giorno al primo piano, stanze da letto al piano superiore, stanze di servizio nel sottotetto e sale da gioco nel seminterrato, insieme agli spogliatoi e bagni per la piscina.

Villa Necchi Campiglio si trova in Via Mozart, al civico numero 14. E’ raggiungibile con la metropolitana, scendendo alla fermata Palestro. E’ visitabile ogni giorno, eccetto il lunedì ed il martedì, dalle ore 10.00 alle ore 18:00. Il biglietto intero ha un costo di 14 euro. L’ingresso per gli iscritti al FAI è gratuito.

Villa Necchi Campiglio è infatti dal 2001 un bene FAI. Il sogno delle due sorelle Necchi, Gigina e Nedda, di lasciare in eredità la loro meravigliosa casa e tutti i tesori di una vita a testimonianza di un’epoca e di una storia irripetibili, si è così avverato.

Circuito Case Museo Milano

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Museo Poldi Pezzoli

Nato dalla passione del nobile collezionista milanese Gian Giacomo Poldi Pezzoli, il Poldi Pezzoli è una delle più importanti e famose Case Museo del mondo. Capolavori di pittura, sculture, tappeti, arazzi, pizzi, ricami, armi, gioielli, porcellane, mobili, orologi solari e meccanici: oltre cinque mila oggetti straordinari, dall’antichità al diciannovesimo secolo, sono conservati al suo interno, in quella che definirei un’atmosfera semplicemente magica.

Forte il desiderio del Poldi Pezzoli di trasformare quella che era la sua dimora in un museo pedagogico, un compendio ad uso dei milanesi. Un luogo dove poter andare per ammirare il bello. Così forte che all’età di soli trentanove anni, lo stesso aveva già stilato il suo testamento in cui scriveva: «Dispongo che l’appartamento da me occupato nell’ala tra il giardino e le due corti del mio palazzo via del Giardino 12 colla Armeria, coi quadri, coi capi d’arte, colla biblioteca e coi mobili di valore artistico che vi si troveranno all’epoca di mia morte costituisca una Causa o Fondazione Artistica nel senso che venga mantenuto […] ad uso e beneficio pubblico in perpetuo colle norme in corso per la Pinacoteca di Brera».

E così è stato. Due anni dopo la morte del Poldi Pezzoli, avvenuta nel 1879, la sua casa fu difatti aperta al pubblico, divenendo ben presto un luogo di grande interesse, non solo per il fascino degli ambienti, ma anche per la varietà e la ricchezza delle raccolte in essa contenute.

La Casa Museo Poldi Pezzoli si trova in Via Mozart, al civico numero 12. Fermata della metropolitana Montenapoleone o Duomo. Il biglietto intero ha un costo di 10 euro. Potrete visitarla ogni giorno, eccetto il martedì, dalle ore 10.00 alle ore 18.00.

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Museo Bagatti Valsecchi

Ad abitarla furono i due fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi, inseparabili sin dall’infanzia. Cresciuti assieme, solidali e così complici che ad un certo punto le idee dell’uno erano le idee dell’altro. Entrambi si laurearono in legge, ma nessuno dei due esercitò mai la professione. Un desiderio li accomunava ancora una volta: ristrutturare la dimora di famiglia in stile neo rinascimentale e raccogliervi all’interno di quest’ultima una ricca collezione di opere d’arte e manufatti quattro – cinquecenteschi. 

L’attuale Museo Bagatti Valsecchi rappresenta quindi il sogno di Fausto e Giuseppe divenuto realtà.

La Casa Museo è situata in via Gesù, raggiungibile con la metropolitana, scendendo alla fermata Montenapoleone. E’ possibile visitarla il venerdì, il sabato e la domenica dalle ore 13.00 alle ore 17.45. Il costo del biglietto intero è di 10 euro a testa per persona adulta.

Vi segnalo sul sito del Museo un’interessante e ben fatta audio guida di cui potrete usufruire gratuitamente durante la vostra visita.

Circuito Case Museo Milano

Circuito Case Museo Milano

Ma non è finita qui

All’inizio dell’articolo, se ben ricordate, ho specificato che le quattro Case Museo fanno parte di un circuito, ovvero il Circuito Case Museo di Milano. E qui arriva la bella notizia. Se vorrete visitarle tutte e quattro – ed io ve lo consiglio caldamente! – avrete la possibilità di acquistare una card, la Case Museo Card alla modica cifra di venti euro. Il biglietto avrà validità di 12 mesi dall’attivazione. La card è personale e rappresenterà quindi, per chi vorrà, un prezioso ricordo da custodire gelosamente.

Potrete acquistare la card direttamente online (clicca qui) e ritirarla poi presso il Museo Poldi Pezzoli, oppure acquistarla in loco in una delle Case Museo, eccetto la Boschi Di Stefano, in quanto gratuita e quindi sprovvista di biglietteria.

Un’ultima curiosità

Tre delle Case Museo di cui vi ho appena parlato, nello specifico Villa Necchi Campiglio, Museo Poldi Pezzoli e Museo Bagatti Valsecchi, fanno parte della lista dei musei aderenti all’iniziativa Passaporto in Lombardia. Se non ne avete mai sentito parlare, vi rimando al mio articolo, in cui troverete maggiori informazioni a riguardo: Il Passaporto in Lombardia: di cosa si tratta e come richiederlo.

Il Passaporto in Lombardia non è altro che un libretto realizzato a mò di passaporto, unico e personalizzato, che permette – a tutti i lombardi e non – di collezionare i propri ricordi di viaggio grazie ai timbri via via ottenuti nei luoghi visitati. Luoghi ovviamente aderenti all’iniziativa!

Non la trovate un’idea bellissima anche voi?

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