In questo articolo voglio raccontarvi di alcune truffe tipiche della Thailandia. Sia chiaro, la Thailandia è assolutamente un Paese m e r a v i g l i o s o. Non a caso viene definito la terra dei sorrisi. Ed io – avendo trascorso lì circa un mese – posso solo che confermare. Le persone che la abitano sono infatti molto ospitali e gentili. Ma si sa, per la legge dei grandi numeri – in Thailandia ci sono circa settanta milioni di abitanti – c’è sempre chi così disponibile e cordiale non lo è affatto. Soprattutto con i turisti.
A tal proposito avete mai sentito parlare di truffe caratteristiche della Thailandia? Della serie, Paese che vai truffa che trovi. Ogni Paese ha infatti il proprio repertorio di truffe comuni e ovviamente la Thailandia non è da meno. Ve ne elencherò di seguito solo alcune, con la speranza che voi leggiate il mio articolo prima della vostra eventuale partenza e non a posteriori, come è successo alla sottoscritta, la quale è in qualche modo incappata in quasi tutte le truffe che seguono.
Iniziamo.
1. Il Palazzo Reale è chiuso. Questa è una truffa abbastanza comune se vi trovate nei pressi delle più importanti attrazioni turistiche. Generalmente qualcuno vi si avvicinerà informandovi che ciò che desiderate visitare, proprio quel giorno è chiuso. In cambio si offrirà di portarvi in un altro posto. Peccato che durante il tragitto finirete in qualche negozio di vestiti o bigiotteria dove cercheranno di farvi comprare qualcosa a tutti i costi.
2. Tuk-tuk (quasi) gratis. Soprattutto a Bangkok, troverete tantissimi tuk-tuk che si offriranno di portarvi in qualsiasi zona della città per la modica cifra di 20 THB (0,50 euro). Quello che non sapete è che vi porteranno a fare il giro dei negozi che sponsorizzano, dove cercheranno di vendervi di tutto e vi faranno perdere un pomeriggio intero prima di arrivare a destinazione.
3. Sovrapprezzo dei taxi. Una truffa comune a Bangkok è che i tassisti, approfittando del vostro disorientamento all’arrivo in città per la prima volta, cercheranno di farvi pagare un prezzo concordato che sarà quattro o cinque volte più alto di quello che paghereste con un tassametro. Non accettate mai di salire su un taxi se non attivano il tassametro.
4. Il tassametro rotto. Correlata a quella precedente, la maggior parte dei tassisti vi dirà che – caso strano! – il loro tassametro è rotto o attualmente non funzionante.
5. La finta mappa. La truffa della mappa della città appesa ad un albero o ad un palo della luce è abbastanza comune a Bangkok. Provate per credere. Avvicinatevi ad una cartina e vedrete che nel giro di pochi minuti vi si avvicinerà un uomo, con un inglese sorprendentemente buono, che vi chiederà se avete bisogno di indicazioni. Se accetterete la sua disponibilità e finta cordialità, andrete immediatamente a scoprire gli inghippi sopracitati: le tariffe dei tuk-tuk e i negozi di souvenir.
Ho avuto modo di confrontarmi sulla tematica anche con altri viaggiatori, attraverso un post sul mio profilo Instagram. Se interessati all’argomento, vi lascio di seguito il post in questione. Di modo che possiate leggere anche altre esperienze in merito.
Queste che vi ho appena elencato sono solo alcune delle truffe più comuni in cui potrete incappare nel vostro viaggio in Thailandia. Quello che mi sento di consigliarvi è di non avere alcuna paura in merito, la Thailandia è assolutamente un Paese sicuro, solo magari un po’ di accortezza. Come si suol dire: occhi aperti! Per il resto godetevi ogni minuto e ogni angolo di questa splendida Terra. Tornerete assolutamente arricchiti e con il cuore pieno di gioia.
Ciao, sono Giulia di Julesmalano!
Stupendo questo articolo!! Grazie mille!
Ciao Giulia!! Grazie, mi fa super piacere ti sia piaciuto!!